Evoluzione tettonica del cuneo di accrezione Ligure in Monferrato (NO-Italia): nuovi dati dall'analisi di melanges tettonici, sedimentari e diapirici.L'evoluzione tettonica del Monferrato e ben conosciuta a partire dagli episodi deformativi oligocenici. Al contrario, la sua evoluzione pre-oligocenica legata alle fasi di accrezione del Cretacico superiore-Eocene medio del cuneo di accrezione Ligure e ancora poco conosciuta.Le Unita Liguri Esterne che costituiscono il substrato della successione del Bacino Terziario Piemontese in Monferrato sono conosciute come un complesso caotico indifferenziato di eta Cretacico superiore-Eocene medio. Lo studio dettagliato di queste Unita ha permesso di distinguere al loro interno tre unita litostratigrafiche: le Argille varicolori (Santoniano-Campaniano), il Flysch di Monte Cassio (Campaniano superiore(?)-Maastrichtiano), e le Brecce argillose poligeniche (Oligocene superiore). Le Argille varicolori e le Brecce argillose poligeniche rappresentano il prodotto dell'interazione e sovrapposizione di processi tettonici, sedimentari e diapirici che hanno operato in momenti diversi dell'evoluzione del cuneo di accrezione Ligure formando melange poligenici. L'analisi della deformazione e la comprensione dei rapporti di sovrapposizione tra i diversi tipi di melanges poligenici individuati hanno permesso di: (i) distinguere piu fasi deformative (Cretacico superiore, Rupeliano e Oligocene superiore); (ii) comprendere i rapporti di interazione e sovrapposizione tra processi tettonici, sedimentari e diapirici che hanno portato alla formazione di diversi tipi di melanges poligenici; (iii) ridefinire piu in dettaglio, rispetto ai dati di letteratura, i tempi della deformazione dell'intervallo di tempo Chattiano–pre Burdigaliano.
The External Ligurian Units in western Monferrato (NW-Italy) have been always described as an undifferentiated chaotic complex. This map, at 1:10,000 scale, describes in detail the tectono-stratigraphic setting of these Units in the sector of the Alps–Apennines junction. Here, the External Ligurian Units represent the northwestern prolongation of the Northern Apennines and consist of a Late Cretaceous chaotic succession represented by the Argille varicolori and the overlaying Monte Cassio Flysch. The late Eocene–Miocene episutural succession of the Tertiary Piedmont Basin rests unconformably on the External Ligurian Units. The mapped crosscutting relationships between stratigraphic unconformities and faults allow us to describe a complex tectono-stratigraphic setting that is the product of four tectonic stages. Layer-parallel extension related to Late Cretaceous–early Eocene deformation occurred in the internal sector of the Alpine accretionary wedge and is preserved within the External Ligurian Units which is sealed by the late Eocene deposits of the Tertiary Piedmont Basin. The unconformity at the base of the Oligocene succession records the drowning of shelf sediments controlled by NW-striking left-lateral transtensive faulting. A WNW-striking and NE-verging thrust superposes the External Ligurian Units onto the late Eocene–Oligocene deposits and it is sealed by the gravitational emplacement of late Oligocene Polygenetic argillaceous breccias. Both the WNW-striking thrust and the Polygenetic argillaceous breccias are cut by NW-striking right-lateral transpressive faults that are, in turn, sealed by the Tortonian unconformity.
In the peri-Adriatic region, mélanges represent a significant component of the Apennine and Dinaride–Albanide–Hellenide orogenic belts as well as ancient and present-day accretionary wedges. Different mélange types in this broad region provide an excellent case study to investigate the mode and nature of main processes (tectonic, sedimentary, and diapiric) involved in mélange formation in contrasting geodynamic settings. We present a preliminary subdivision and classification of the peri-Adriatic mélanges based on several years of field studies on chaotic rock bodies, including detailed structural and stratigraphic analyses. Six main categories of mélanges are distinguished on the basis of the processes and geodynamic settings of their formation. These mélange types are spatially and temporally associated with extensional tectonics, passive margin evolution, strike-slip tectonics, oceanic crust subduction, continental collision, and deformation. There appears to have been a strong interplay and some overlap between tectonic, sedimentary, and diapiric processes during mélange formation; however, in highly deformed regions, it is still possible to distinguish those mélanges that formed in different geodynamic environments and their main processes of formation. This study shows that a strong relationship exists between mélange-forming processes and the palaeogeographic settings and conditions of mélange formation. Given the differences in age, geographic location, and evolutionary patterns, we document the relative importance of mélanges and broken formations in the tectonic evolution of the peri-Adriatic mountain belts.
Melange poligenici a piccola scala nelle Argille varicolori dell'Unita Cassio (Oltrepo Pavese, Appennino Settentrionale).Le Argille varicolori dell'Unita Cassio (Appennino Settentrionale) sono comunemente interpretate come broken formations di origine tettonica prodotte, a partire dal Cretacico superiore, durante l'evoluzione del cuneo di accrezione Ligure Esterno. Il rilevamento geologico e osservazioni strutturali e stratigrafiche di dettaglio hanno messo in evidenza la natura composita di questa unita caotica che risulta costituita da diversi tipi di corpi caotici prodotti da processi tettonici, sedimentari e diapirici.Anche se parte di questi corpi caotici o melanges s.l. non sono cartografabili, il loro riconoscimento e la comprensione dei loro processi di deformazione e importante per una dettagliata definizione dell'evoluzione strutturale (dalle fasi di subduzione a quelle collisionali e alla deformazione intracontinentale) del cuneo di accrezione Ligure Esterno affiorante nei settori studiati dell'Oltrepo Pavese.
Fabric magnetico e strutturale dei melange tettonici e sedimentari dell'Appennino Settentrionale (Oltrepo pavese).Metodi di magnetismo delle rocce, ed in particolare l'analisi dell'anisotropia della suscettivita magnetica (AMS), sono stati applicati a melange tettonici, sedimentari e poligenici con lo scopo di verificare se tale metodo rappresenta un criterio utile al riconoscimento e distinzione dei processi della loro formazione. A tale scopo sono stati analizzati e confrontati il fabric magnetico e strutturale di melange provenienti dalle Unita Liguri esterne ed Epiliguri dell'Appennino Settentrionale. Il fabric magnetico dei melange tettonici e omogeneo e ben definito evidenziando l'obliterazione dell'originario fabric deposizionale. Quest'ultimo risulta essere riorientato in modo differente in accordo con lo stile e l'intensita della deformazione tettonica. Il fabric magnetico dei melange sedimentari e piu eterogeneo e piu debolmente definito riflettendo la tessitura isotropa della matrice del melange stesso. Il melange poligenico, formato dalla sovrapposizione di un fabric S-C tettonico su una matrice isotropa di origine gravitativa, e rappresentato da un ellissoide magnetico che mostra caratteristiche simili a quelli dei melange tettonici. Tuttavia, sia per il melange sedimentario che per quello poligenico, il parametro di forma di Jelinek (T) assume valori minori rispetto ai melange tettonici e la variabilita dei valori della suscettivita magnetica media (Km) e dell'anisotropia corretta (o di Jelinek) (PJ) suggeriscono una disposizione casuale dei minerali magnetici. Tali differenze permettono di discriminare i melange sedimentari da quelli tettonici e di riconoscere, per il melange poligenico, le tracce di una originaria deformazione ad opera di processi gravitativi obliterata da successivi processi tettonici. In conclusione, lo studio dell'AMS sembra essere uno strumento utile al fine di distinguere i processi (tettonici e sedimentari) che hanno portato alla formazione dei melange.